Denti sensibili al caldo e al freddo? Ecco la soluzione
Un numero elevato di persone* soffre di denti sensibili pensando che sia un fastidio provocato dal cibo o dalle bevande che assume, senza sapere che è il segnale di un problema ai denti o alle gengive.
Riconoscere i sintomi è semplice, mentre per individuare le cause è necessaria una diagnosi da parte del Dentista.
*Uno studio ha dimostrato che su un campione di 700 persone tra i 19 e i 75 anni 175 di loro soffriva di eccessiva sensibilità dentinale.
Denti sensibili
L’ipersensibilità dentinale, per utilizzare il termine medico, è il segnale che è presente un’esposizione della dentina. È bene, però, conoscere prima la struttura dei denti per poi comprendere il problema.
La parte esterna dei denti è rivestita dallo smalto, una sostanza molto dura composta in prevalenza da calcio e fibre organiche, che serve per resistere alla forza esercitata durante la masticazione e per proteggere la dentina, sostanza porosa di colore giallognola.
La struttura della dentina è molto complessa, presenta dei microtubuli che si irradiano dalla polpa verso l’esterno, all’interno dei quali è presente un liquido dentinale, utile per il nutrimento e la sensibilità della dentina. Sotto la dentina si trova la polpa, tessuto molle in cui sono presenti i vasi sanguigni e i nervi.
Quando lo smalto si corrode, esponendo la dentina, gli stimoli termici (cibi e bevande troppo caldi o freddi), chimici (alimenti acidi, troppo zuccherati o salati) o meccanici (il contatto dello spazzolino, del filo interdentale e dello scovolino) provocano lo spostamento del liquido presente nei tubuli dentinali, irritando i nervi presenti nella polpa. Ecco che così si avverte quel dolore pungente e acuto mentre si mangia o si beve. Si possono avvertire gli stessi sintomi anche in caso di restringimento gengivale, ossia quando il colletto rimane scoperto ed è esposta la zona tra la corona e la radice, che non è ricoperta dallo smalto.
Cause
L’ipersensibilità dentinale è causata dall’esposizione della dentina. I fattori che la determinano sono:
- Carie: l’attività corrosiva esercitata dai batteri cariogeni può arrivare fino alla dentina, esponendola agli agenti esterni e rendendo il dente malato sensibile.
- Incrinatura del dente: gravi traumi o microlesioni espongono la dentina.
- Recessione gengivale: l’accumulo di placca o tartaro provoca il restringimento della gengiva, esponendo il colletto, zona molto delicata, non coperta dallo smalto. La recessione gengivale può essere causata dall’invecchiamento dei tessuti o dalla parodontite, grave infezione del parodonto.
- Usura dello smalto: lo strato che ricopre il dente, lo smalto, è soggetto agli attacchi degli agenti esterni, che, se non vengono rimossi con una corretta igiene orale, lo corrodono. I fattori che determinano l’erosione sono:
- spazzolamento dei denti con troppa forza;
- uso di spazzolini a setole dure;
- dentifrici con un elevato indice di abrasività;
- un uso prolungato di dentifrici sbiancanti;
- acidi gastrici;
- cibi acidi: agrumi, pomodori;
- bevande molto zuccherate, gassate e acide (tè, succhi di frutta, bevande energetiche, bibite…);
- digrignamento dei denti.
- Sbiancamento: dopo un trattamento di sbiancamento professionale i denti sono maggiormente sensibili agli sbalzi termici e agli stimoli meccanici, poiché il perossido di idrogeno, sostanza molto corrosiva, li indebolisce.
Sintomi
Capire se si soffre di denti sensibili è molto semplice: basta notare, se, mentre si mangia o si bevono bevande calde o fredde, si avverte fastidio ai denti, come una sensazione di freddo. È più difficile comprendere la causa, che deve essere individuata dal Dentista. Nei casi più gravi di esposizione dentinale si avvertono dolori acuti e pungenti.
I sintomi dell’ipersensibilità dentinale si differenziano dal mal di denti per intensità e durata:
- La sensibilità dentale provoca dolori momentanei e pungenti in seguito a stimoli termici, chimici e meccanici.
- Il mal di denti si manifesta con dolori pulsanti o acuti, che persistono fino a quando non si inibisce l’attività infiammatoria.
Rimedi
Il problema dei denti sensibili può essere risolto attraverso diverse procedure, ma prima è necessario che il Dentista individui la causa.
CAUSA | RIMEDIO |
Carie | Le carie di 1° o 2° grado sono curate con un’otturazione, che permette di eliminare i tessuti malati e sigillare il dente. Nei giorni successivi il dente curato può risultare ancora sensibile agli agenti esterni, ma svanisce con il tempo.
Le carie di 3° o 4° grado sono curate con la devitalizzazione, che permette di eliminare i tessuti malati e sigillare il dente. Nei giorni successivi il dente curato può risultare ancora sensibile agli agenti esterni, ma svanisce con il tempo. |
Incrinatura del dente o microlesioni | È utilizzata la resina composita per riempire le lesioni e riabilitare lo strato di protezione della dentina, eliminando il problema della sensibilità. |
Recessione gengivale causata dalla parodontite | La parodontite è una grave malattia del parodonto causata dall’accumulo di tartaro a livello sottogengivale. È importante rivolgersi al Dentista, che deve valutare la gravità ed eseguire i trattamenti più idonei. |
Usura dello smalto causato dallo spazzolino | Per evitare l’usura dello smalto bisogna spazzolare i denti con movimenti decisi, senza esercitare troppa forza e pressione. È consigliato utilizzare spazzolini con setole morbide o lo spazzolino elettrico, con il segnalatore di pressione. |
Usura dello smalto causato dal cibo | Evitare di mangiare più di 4 porzioni fuori pasto di cibi e bevande, che favoriscono l’usura dello smalto, come snack, patatine, bibite gassate e zuccherate, ecc. È consigliato sciacquare la bocca con acqua, dopo averli mangiati. |
Usura dello smalto causato dal digrignamento dei denti | Una soluzione al digrignamento può essere il bite, ma è importante che sia il Dentista a fare la diagnosi del problema. |
Sbiancamento | Dopo un trattamento di sbiancamento si può avere ipersensibilità dentinale, che svanisce col tempo. È, però, consigliato usare prodotti a base di fluoro per reminalizzare lo smalto. |
Dentifricio per denti sensibili
Per le persone che soffrono di questo disturbo è consigliato l’uso del dentifricio specifico, poiché ha un indice di abrasività molto basso e proprietà che alleviano il dolore, ma è sempre bene rivolgersi al Dentista che individua la causa e risolve il problema in maniera definitiva.
I dentifrici per denti sensibili possono essere a base di: nitrato di potassio, acetato di stronzio, fluoro amminico, idrossiapatite. Sostanze che riducono il dolore e creano un sottile strato sullo smalto, isolando i tubuli dentinali. È importante sottolineare che sono prodotti specifici, che favoriscono la riduzione di fastidio, ma non sono da considerarsi una cura. È necessario che sia il Dentista ad individuare la causa del problema ed intervenire con il trattamento più idoneo.