10 consigli per la salute orale in gravidanza
La gravidanza è il periodo più bello della vita di una donna, ma è anche quello in cui il suo corpo subisce maggiori cambiamenti. Una vita cresce dentro di lei! Tutto il corpo si trasforma per ospitare e per dare i bisogni vitali al feto.
Questi mutamenti coinvolgono anche la bocca. È dimostrato che durante la gravidanza aumentano le problematiche odontostomatologiche:
• Gengivite,
• Sanguinamento gengivale,
• Sensibilità dentinale,
• Epulidi,
• Erosione dello smalto,
• Carie.
I soli squilibri ormonali in gravidanza non provocano queste patologie, ma predispongono all’infiammazione, qualora vi sia associato un eccessivo deposito di placca batterica. Basta, quindi, una buona prevenzione per evitarle!
Scopri di più sulle malattie orali che possono emergere in gravidanza, le terapie a cui ci si può sottoporre e alcuni consigli sull’igiene orale a casa.
• Malattie orali in gravidanza
• Parodontite
• Carie
• Gli strumenti per la pulizia dei denti a casa
• Fluoroprofilassi
• Terapie e farmaci in gravidanza
• 10 Consigli sull’igiene orale in gravidanza
Malattie orali in gravidanza
Durante la gravidanza la donna subisce dei mutamenti fisiologici dell’organismo che possono causare problemi al cavo orale. Le cause sono da attribuire a:
• L’aumento dei livelli di estrogeno e progesterone, che cambiano la composizione della flora batterica orale con l’aumento dei batteri anaerobi, provocando una maggiore predisposizione alla formazione delle carie e all’infiammazione del parodonto.
• Gli ormoni, che alterano la risposta immunitaria, aumentando la suscettibilità all’infiammazione gengivale.
• Il vomito mattutino e il reflusso gastroesofageo, che provocano la demineralizzazione e l’erosione dello smalto dentale, aumentando il rischio di carie.
• L’aumento del circolo sanguigno, che conduce una marcata vasodilatazione, causando a livello gengivale possibili rigonfiamenti e maggiore rossore.
Nello specifico le patologie che potrebbero insorgere durante la gravidanza sono:
• Gengivite: è l’infiammazione gengivale che si può manifestare con arrossamento, gonfiore e sanguinamento. In gravidanza può essere causata dagli sbalzi ormonali e dall’aumento del circolo sanguigno, oltre che dall’eccesivo accumulo di placca.
• Parodontite: è l’infiammazione cronica del parodonto, causata dalla presenza dei batteri che costituiscono la placca e il tartaro.
• Sensibilità dentinale: i problemi di vomito, che insorgono durante la gravidanza, possono provocare un’eccessiva erosione dello smalto dentale esponendo la dentina, facendo avvertire un dolore pungente e acuto mentre si mangia o si beve.
• Epulidi: nelle gengive sono presenti dei recettori al progesterone e agli estrogeni. Durante la gravidanza l’aumento di questi ormoni rendono le gengive più sensibili all’accumulo della placca, che, se non è eliminata con una corretta igiene orale, può provocare la formazione di un rigonfiamento sulla gengiva. Si manifestano in gravidanza e regrediscono a partire dal 9° mese. In caso di sanguinamento o di fastidio si possono asportare.
• Carie: La carie si può definire una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente, che deve essere curata dal Dentista. L’aumento della presenza di batteri cariogeni durante la gravidanza rendono le gestanti soggetti cariorecettivi.
Parodontite
L’infiammazione cronica del parodonto è causata da un eccessivo accumulo del tartaro nelle tasche gengivali, provocando danni irreversibili all’osso. In gravidanza lo sbalzo ormonale associato alla scarsa igiene orale può peggiorare lo stato di salute gengivale degenerando in parodontite.
Studi scientifici hanno dimostrato che il batterio correlato all’infezione parodontale può superare la barriera placentare e, entrando in contatto con la barriera amniotica, produce tossine. Il corpo, rispondendo con la produzione di sostanze infiammatorie, può portare ad un aumento dello stress fisico tale da condurre al parto prematuro. Si tratta di casi estremi! Se si effettua una corretta igiene orale e ci si sottopone a visite di controllo dal proprio Dentista, si può monitorare lo stato di salute e il professionista può intervenire con le cure più idonee, non rischiando di provocare danni al feto. In gravidanza ci si può sottoporre a trattamenti laser e microscopici, poiché indolori e non chirurgici.
Le gestanti che soffrono di parodontite devono sottoporsi a controlli periodici dal Dentista, per effettuare indagini diagnostiche più approfondite:
• Sondaggio completo delle gengive e delle zone sottogengivali.
• Analisi genetiche.
• Analisi microbiologiche.
Carie
La carie è una malattia degenerativa del dente che può essere curata con un’otturazione o una devitalizzazione a secondo della gravità e profondità. È importante rivolgersi da subito al proprio Dentista, per poter intervenire ed evitare un ulteriore peggioramento.
Durante la gravidanza ci si può sottoporre alle cure odontoiatriche, non bisogna avere timore, anzi è molto importante curare le carie, poiché il benessere del cavo orale della mamma è relazionato con la salute dell’embrione. Studi hanno dimostrato che i batteri cariogeni della madre possono arrivare al feto e aumentare il rischio di carie nel bambino.
Gli strumenti per la pulizia dei denti a casa
L’igiene orale è l’insieme delle procedure che devono essere eseguite almeno due volte al giorno, per eliminare la placca sulle superfici dentali e per evitare l’accumulo eccessivo del tartaro.
Durante la gravidanza la placca e i cambiamenti ormonali possono favorire la formazione di patologie dentali. Ė molto importante effettuare una corretta e meticolosa igiene orale. In particolare:
1. Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con lo spazzolino manuale o elettrico con un dentifricio a base di fluoro.
2. Pulire gli spazi interprossimali con il filo interdentale e/o lo scovolino almeno una volta al giorno.
3. Sciacquare la bocca con l’acqua dopo episodi di vomito.
4. Effettuare sciacqui con un collutorio senza alcol e senza clorexidina.
Durante la gravidanza si possono utilizzare i seguenti strumenti per effettuare la pulizia quotidiana dei denti:
• Spazzolino a setole morbide.
• Dentifricio a base di fluoro con un indice basso di abrasività.
• Filo interdentale.
• Scovolini.
• Collutorio senza alcol.
Durante la gravidanza la clorexidina come collutorio dovrebbe essere impiegata solo in caso di necessità terapeutica e solo se il Dentista ritiene che sia necessaria assumerla, poiché gli studi non sono riusciti ad evidenziare prove di teratogenicità (è stata classificata dalla Food and Drug Administration come farmaco di tipo B). Si consiglia di consultare sempre il proprio Ginecologo e il proprio Dentista di fiducia.
Fluoroprofilassi
La fluoroprofilassi è la somministrazione del fluoro per via sistemica o per via topica per prevenire le carie. Le gestanti che hanno problemi gengivali e sono soggetti cariorecettivi possono assumerlo per prevenire e migliorare la propria salute orale ed evitare la proliferazione di batteri, responsabili di parti prematuri, aborti spontanei, ritardo di crescita intrauterino, lesioni e rotture di membrane.
Durante la gravidanza si possono utilizzare dentifrici, gel e collutori a base di fluoro.
Terapie e farmaci in gravidanza
Bisogna sfatare il mito che durante la gravidanza non ci si possa sottoporre a cure odontoiatriche. La prevenzione e il trattamento della gengivite, della parodontite e delle carie prima, durante e dopo la gravidanza non solo migliorano la salute orale della mamma, ma anche del feto e del bambino una volta nato.
Le misure diagnostiche possono essere intraprese in modo sicuro, comprese le radiografie, impiegando la tecnica del cono lungo con opportuni centratori, collari protettivi per il collo e per l’addome. Vanno naturalmente ridotte al minimo nel corso di tutta la gravidanza, ma sono eseguibili, se utili per la diagnosi di una patologia dentale. È bene precisare che solo il Dentista può valutare se e quando è necessario sottoporre la gestante a delle radiografie.
Si consiglia di sottoporsi a visite di controllo al 2°-3° mese di gravidanza e poi all’8° mese, qualora non si avvertano fastidi; mentre, se insorgono problemi gengivali e carie, bisogna rivolgersi subito al proprio Dentista di fiducia.
In linea generale nel primo trimestre la terapia odontoiatrica va limitata a interventi semplici e necessari a prevenire l’aggravamento delle patologie; nel secondo trimestre si possono programmare i trattamenti per curarle e nel terzo trimestre è consigliato eseguire interventi terapeutici semplici, dato anche l’ingombro fetale che rende alcune posizioni scomode. Si precisa che è il Dentista a decidere quali terapie sono necessarie e come è più idoneo intervenire.
È buona norma effettuare un check-up completo della bocca prima di programmare la gravidanza, per curare eventuali patologie e per permettere al Dentista di avere un quadro clinico pregresso dello stato di salute.
In gravidanza possono essere assunti alcuni farmaci (tabella 1) in caso di necessità terapeutica, utilizzati di consueto per le procedure odontoiatriche, tra cui antibiotici, antinfiammatori e anestetici locali.
TABELLA 1:
Tabella tratta da “il trattamento odontoiatrico in gravidanza, nei primi anni di vita e nel disabile” – ANDI – F. Montagna, R. Ferro. |
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Farmaco | Sicuro | Da usare con cautela | Controindicato |
Anestetici locali | Lidocaina, articaina, etidocaina | Mepivacaina*, bupivacaina* | Prilocaina |
Vasocostrittori | Adrenalina (dosaggio ridotto) | Altri vasocostrittori (octapressina, vasopressina) | |
Analgesici e antiflogistici | Paracetamolo | Ac. Acetilsalicilico** FANS | Corticosteroidi
Pirazolonici (noramidopirina, fenilbutazone) Acido mefenamico |
Oppiodi** | Codeina, propossifene pentazocina | Morfina
Buprenorfina |
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Antibiotici | Penicilline (ampicillina, amoxicillina), Eritromicina | Cefalosporine
Aminoglicosidi Lincosamidi Altri macrolidi |
Tetracicline
Clindamicina Metronidazolo Imidazolici (ketoconazolo) Cotrimossazolo |
Ansiolitici | Protossido d’alto
Amobarbital Temazepam*** Lorazepam*** Oxazepam*** |
Barbiturici
Benzodiazepine ad azione prolungata (diazepam) Ansiolitici non benzodiazepinici (meprobamato) |
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Altri farmaci | Antifibrinolitici (acido amino calorico, ac tranexamico)
Analoghi della vit A (etretinato) |
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*Sconsigliato secondo FDA, nessun effetto negativo riportato in odontoiatria
** sconsigliato nei primi sei mesi, controindicato nel terzo trimestre *** evitare la somministrazione, se necessaria utilizzare BDZ ad azione breve (ipnoinduttori) |
Di seguito una tabella riassuntiva dei farmaci che si possono assumere e delle terapie odontoiatriche a cui ci si può sottoporre in gravidanza tratto dal “Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale “ del Ministero della salute.
RADIOGRAFIE | ANALGESICI (con categoria FDA*) | ANESTETICI LOCALI (con categoria FDA*) | RIMOZIONE AMALGAMA | SEDAZIONE CON N2O2 | ANTIBIOTICI (con categoria FDA*) |
Le radiografie
endorali diagnostiche sono eseguibili in gravidanza, se utili per la diagnosi di una patologia dentale o periodontale. Impiegare la tecnica del cono lungo con opportuni centratori, collari protettivi per il collo (tiroide) e protezioni per l’addome |
Paracetamolo (B)
Paracetamolo + Codeina (C) Codeina (C) Meperidina (B) Morfina (B) Nel secondo trimestre e per un periodo non superiore alle 72 ore: – Ibuprofene (B) – Naprossene (B) |
Lidocaina con
epinefrina (2%) (B), è considerata sicura in gravidanza Mepivacaina (3%) (C), utilizzare solo se benefici superiori a possibile rischio fetale Articaina (3%) (C) utilizzare solo se benefici superiori a possibile rischio fetale |
Non vi sono
prove di danni fetali provocati dal mercurio rilasciato dalle otturazioni in amalgama Usare diga di gomma e aspirazione ad alta velocita per ridurre l’inalazione di vapori di mercurio durante la rimozione |
Protossido di
azoto in percentuale personale (“base line” individuale) può essere utilizzato quando gli anestetici topici o locali sono inadeguati. Le donne gravide richiedono minori concentrazioni di N2O2 per la sedazione |
Amoxicillina (B)
Cefalosporine (B) Clindamicina (B) Eritromicina (no estolato) (B) Chinolonici (C) Claritromicina (C) Come profilassi in caso di chirurgia orale: valgono i medesimi criteri utili per tutti i soggetti a rischio per batteriemia. |
10 Consigli sull’igiene orale in gravidanza
1. Effettuare una visita di controllo dal Dentista prima di programmare la gravidanza.
2. Curare l’igiene orale a casa: pulire i denti due volte al giorno con un spazzolino a setole morbide e un dentifricio a base di fluoro. (Scopri di più sull’igiene orale a casa)
3. Sottoporsi a visite di controllo dal dentista al 2° o 3° e all’8° mese di gravidanza. Qualora si avvertano fastidi e problemi, bisogna rivolgersi subito al proprio dentista di fiducia. Non bisogna avere paura, perché durante al gravidanza ci si può sottoporre a cure odontoiatriche.
4. Curare l’alimentazione: mangiare frutta e verdura, evitare cibi grassi e acidi. Integrare le vitamine A,C,D per favorire la mineralizzazione delle ossa e dei denti. Scegliere acqua o latte magro come bevanda. Evitare le bevande gassate durante la gravidanza. (Scopri di più sui Cibi che fanno bene ai denti)
5. Assumere il fluoro: il fluoro rinforza lo smalto dentale, sfavorendo l’azione cariogena dei batteri presenti nella placca. Si può assumere a livello topico con l’utilizzo di dentifrici e collutori base di fluoro. Si consiglia di chiedere al proprio Dentista i prodotti più adatti. (Scopri di più sulla Fluoroprofilassi)
6. Evitare di fumare: il fumo provoca gravi danni alla formazione del feto, poiché riduce ossigenazione. Inoltre, aumenta 8 volte il rischio di parodontite.
7. Sottoporsi alle cure odontoiatriche: durante la gravidanza le carie, la parodontite e l’ablazione del tartaro possono essere eseguite in modo sicuro. Le terapie odontoiatriche sono essenziali per il mantenimento della salute della mamma e del feto.
8. Dopo gli episodi di vomito risciacquare la bocca con acqua con una piccola quantità di bicarbonato per neutralizzare l’acidità.
9. Masticare un chewing-gum a base di xilitolo dopo mangiato.
10. Alimentarsi frequentemente con piccole quantità di cibo, se si soffre di nausea e vomito.